Page 9 - Sebino News - Giugno 2022
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& dintorni                                        Pag. 9


      STORIE DI PESCA E DI PESCATORI 2      si deteriorava e tendeva a marcire. Perciò  per se- rimanessero intrappolate ma potessero tornare li- lago: Lovere, Iseo e Sarnico) avevano negozi di
                                                                                   bere per diventare grandi, riprodursi ed essere pe- vendita al dettaglio ove privati, ristoranti e locan-
                                            coli i nostri pescatori facevano la “tentoria”.
                          Gli attrezzi del   L’operazione della “tentoria” consisteva nel far  scate quando era il momento giusto. Oltre le reti,  de  andavano ad approvvigionarsi. Tutti i mercati
                                            bollire le reti in un enorme pentolone apposita- vi erano altri metodi di pesca:  i “bertaei”(nasse),  tra Bergamo e Brescia avevano banchetti ove si
                          pescatore ed i  mente attrezzato su un grande fornello in mura- i furù (fiocine). Vi era poi la pesca con la “centi- vendeva il pesce d’acqua dolce. Vi erano  pesci
                          pesci del lago    tura.  Le reti venivano bollite insieme allo “zei”  lena”. La “centilena” era proibita. Consisteva in  meno commercializzati quali le “oe” (alborel-
                                            (buccia di castagne finemente tritata e contenente  una lampada ad acetilene montata sulla barca e  le),la “bosa” (bottatrice),il “caisì” (cavedano), lo
                          Il pescatore del lago  un alta concentrazione di tannino). Questo lavo- accesa di notte (come le lampare del mare).   ”sgarzael (scardola),il ”verù” (vairone) che,  es-
                          d’Iseo, come abbia- ro, consentiva di disinfettare le reti, renderle più  La luce attirava i pesci che venivano facilmente  siccati e poi messi sotto olio o sotto sale o in altro

                          mo visto, ha circa  robuste e farle durare a lungo. Inoltre, consentiva  infilzati coi “forù” in quanto restavano fermi, ab- modo, il pescatore riusciva ad immettere in una
                          2.500 anni. Fin dai  di dare un colore scuro  al cotone, di sua natura  bagliati dalla luce. Il nome “centilena” non è che  economia povera ma di straordinaria bellezza.
                          primordi, per poter  bianco e quindi visibile dai pesci. Ogni pescatore  la storpiatura in dialetto di acetilene. La “pesca  Tanti venivano al lago perché tutti potevano per-
                          avere battute di pe- aveva le sue ricette e le sue formule per questa  con la lampada ad acetilene” divenne per i pesca- mettersi di andare all’osteria  ed ordinare un piatto
                          sca  fruttuose, cercò  operazione per dare alle reti i colori da lui pre- tori semplicemente la “centilena”.   di “pà e pesì” (un panino e un piatto di alborelle
                          di costruirsi degli  feriti che andavano dal marrone scuro al verde.  Dopo  la  guerra  del  1940/1945  l’avvento  delle  secche o fritte a seconda della stagione solitamen-
                          attrezzi che facili- La “tentoria” si faceva di norma una volta al  reti  in filati sintetici  disperse questa tradizione  te  corroborato da un calice di vino rosso).
       Il cantastorie     tassero la cattura dei  mese e le “perole” sul lago erano, date le grandi  millenaria, rendendo  ai pescatori la vita un po- Questi erano i pesci che hanno dato vita  al nostro
                          pesci. Le prime rudi- dimensioni, cinque o sei. Per i comuni del bas- chino più facile. Grazie ai numerosi incubatoi e  pescatore e al nostro lago, insieme a qualche al-
     mentali fiocine consistevano in bastoni con una  so lago (Sarnico, Paratico e Predore) ve  n’era  semine di trote, di anguille e di coregoni che ogni  tro pesciolino meno conosciuto, ai gamberi e alle
     punta di selce  fissata sulla cima; anche la pesca  una a Paratico, ancora esistente e situata nel bel  anno venivano effettuate, il pur duro lavoro del  ostriche di lago (si racconta dal potere altamen-
     con arco e frecce era  praticata con frequenza.  percorso del parco dei tassodi. Tutti i pescatori di  pescatore ebbe, da fine ‘800 a metà ‘900 un pe- te afrodisiaco) divenute ormai leggenda. La mia
     Ciò è confermato dai numerosi ritrovamenti di  questi paese ed anche quelli di altri, se volevano  riodo ricco di soddisfazioni. I pesci pregiati del  generazione ha intravisto tutto questo e qualche
     punte di selce di varia grandezza e forma nelle  potevano accedere alle “perole”. Le reti avevano  lago erano numerosi pure per lla qualità dell’e- ultima “frega” di 15 o 20 tinche tutte assieme in
     zone paludose  intorno al lago. Sono stati rinve- varie fogge e misure in altezza, in lunghezza e  cosistema. Si calcola che per due secoli, dal 1750  località “al port” (piazza XX settembre) a Sarni-
     nuti anche ami e punte di arpione in osso di varie  dimensioni delle maglie. Vi erano  reti proibite  fino agli anni  cinquanta del ‘900, mediamente  co ma, mentre siamo arrivati nel terzo millennio,
     fogge e dimensioni, atti alla cattura del pesce e la  come il “ciapatot” (prenditutto) che aveva ma- 250 famiglie del lago vivessero  di questa pro- tutto è cambiato ed oggi, dominano le nostre ac-
     storia  ci racconta,  attraverso ritrovamenti ed in- glie talmente piccole che nessun pesce poteva  fessione.       que siluri e carassi, pesci che nemmeno hanno un
     cisioni rupestri, di come si catturasse il pesce con  sfuggirgli. Altra rete proibita era la “bastarda”  L’ “anguela” (anguilla), il “pes persech” (pesce  nome nel nostro dialetto. Tuttavia nel prossimo
     fascine,  ceste di rami intrecciati e rudimentali  (bastarda) con maglie piccole che catturava mi- persico), la “troda” (trota), il “coregù” (corego- numero vi racconterò  del nostro pescatore e di
     attrezzi di rami di salice e radici pure intrecciati,  gliaia di arborelle. Reti consentite erano invece  ne), il “los” (luccio) e la “sardena” (agone) ve- come ancora qualcosa di lui sopravviva sul no-
     in qualche modo precursori delle reti. Nelle loca- il “tencher” (tencaro) o il “tremacc” (tramaglio)  nivano mandati, freschi o conservati, tramite la  stro lago.
     lità di mare delle zone più calde  naturalmente la  atte alla pesca della tinca e della scardola e con le  ferrovia di Paratico,  nei mercati e ristoranti delle                                      Giuseppe Bettera
     pesca si sviluppò prima che sul lago d’Iseo, tanto  maglie di misura tale per cui le piccole tinche non  città e, le cooperative di pescatori (erano tre sul
     che, la “rete di Antrea”, ritrovata nel 1913 nella
     omonima cittadina e costruita con rami di salice,
     viene fatta risalire a 8.300 anni prima della na-
     scita di Cristo. Ciò che trasforma la pesca in una
     vera peculiarità di un nucleo umano e poi in pro-
     fessione è proprio  l’avvento della rete o, meglio,
     delle reti da pesca costruite in filato vegetale.
     Le prime reti di questo tipo apparvero sul lago
     probabilmente con l’arrivo  dei romani  che già
     esercitavano questa attività e l’allevamento dei
     pesci in maniera professionale. A Roma, il com-
     mercio del pesce era in quel tempo un lavoro ri-
     levante e di buon reddito. Le reti  erano costruite
     con fili di lino e di canapa intrecciati a mano e co-
     lorati con metodi naturali. Per secoli, le reti furo-
     no fatte con questi materiali cui successivamente
     si aggiunse il cotone. Dal periodo romano e fino
     al 1920 le reti sul nostro lago venivano costruite
     a mano, generalmente dalle donne, con la “ogia”
     (apposito ago). I filati di lino, canapa e seta con
     cui si costruivano le reti, da tempo, avevano la-
     sciato spazio al più economico cotone. Ma il co-
     tone, come anche le altre fibre vegetali, in acqua
     Futurismo, da Boccioni a Balla a Carrà: 100 anni di dinamismo estetico                                           Villongo, 4 maggio 2022

                                              futurismo che celebra quel dinamismo   venerdì dalle 17,00 alle 22,00; sabato e dome-
                                              meraviglioso, nato oltre cent’anni fa.  nica dalle 10,00 alle 13,30 e dalle 16,00   Negli ultimi mesi, il centrodestra di Villongo ha
                                              La mostra analizza anche la totalità di un   alle 22,00; aperture straordinarie: giovedì 2   lavorato per costruire un progetto unitario e ambi-
                                              movimento che seppe influire su tutte le   giugno dalle 10,00 alle 13,30; dalle 16,00   zioso per il futuro di Villongo, in vista delle prossime
                                              forme d’arte: pittura, scultura, fotografia,   alle 20,00 (solo per visite guidate su prenota-  elezioni amministrative.
                                              letteratura, cinema, teatro, musica, moda   zione fino alle ore 22,00)  Le Segreterie locali di Lega - Salvini Premier, Forza
                                              e perfino la cucina.             Museo Civico G. Bellini, Via S. Paolo, 8,   Italia e Fratelli d’Italia, in accordo con le rispettive
                                              Sono esposti anche alcuni oggetti molto   24067 Sarnico BG, Tel 035912134, Biblioteca  Segreterie provinciali, comunicano, con soddisfa-
                                              originali, come una radio futurista, un   Si ringraziano gli organizzatori, Origini by   zione, di aver individuato in Francesco Micheli il
                                              fonografo, un parlofono Edison e una   EBLand Srl, l’associazione che fornisce tutto il   candidato Sindaco comune per le prossime elezioni
                                              selezione di spartiti musicali mai eseguiti   supporto locale, Il Ponte, e gli sponsor, Coge-  e che, per le prossime elezioni, concorreranno con i
                                              fino ad oggi.                    me, Riva (gruppo Ferretti), Professional Link   rispettivi simboli.
                                              L’esposizione, si snoda in un percorso a   Srl e Pomilio Blumm per il supporto tecnico,   Francesco Micheli, trentuno anni, avvocato a Berga-
                                              spirale che termina all’ultimo piano di un   economico e della comunicazione, che ha con-  mo, militante della Lega - Salvini Premier è attual-
                                              museo civico che è un vero e proprio gio-  sentito la realizzazione dell’intero progetto.  mente nelle file dell’opposizione come consigliere
                                              iellino, posto sulle rive del lago d’Iseo,   Un ringraziamento particolare è dovuto al Sin-  comunale, sintetizza i valori dei tre partiti.
                                              vicino alle acque che ospitarono i Floa-  daco Giorgio Bertazzoli e  all’Assessore alla   “Sono orgoglioso di rappresentare il mio partito che,
                                              ting Piers di Christo nel 2016.  Cultura del Comune di Sarnico, Laura Cre-  unitamente al centrodestra, si metterà in gioco per
                                              I curatori della mostra, protagonisti at-  scini che hanno voluto fortemente il progetto,   fare in modo che Villongo torni ad avere il ruolo che
                                              tualmente della cura di due Padiglioni   dopo il successo della mostra su Andy Warhol   merita nel territorio. Prenderò a cuore l’impegno che
                                              Nazionali alla 59° Biennale di Venezia,   e al Prof. Massimo Rossi, Conservatore del   mi è stato dato, lo svolgerò con passione, sempre
                                              hanno impostato una visita che raccon-  Museo, per il coordinamento locale dell’espo-  nell’interesse dei villonghesi.
                                              ta in modo poetico e di grande qualità,   sizione.                      Farò in modo che vengano attuati tutti i progetti che
                                              l’ampiezza del futurismo, mostrando una   Per informazioni:             saranno oggetto del nostro programma elettorale,
                                              selezione accurata di aeropitture, una no-  Orari, aperture, visite guidate:   ricco di interventi a favore della nostra comunità.
                                              vità assoluta in quegli anni, resa possibile   Tel 035912134, Biblioteca
                                              dall’avvento dell’aeroplano come straor-  Opere,  curatori,  catalogo:  Tel  045  8622389,   Credo molto nella mia squadra che, con l’appoggio
                                              dinario mezzo di elevazione e di velociz-  Origini by EBLand Srl Ufficio Stampa:   dei partiti di centrodestra, si metterà in gioco per
     Al Museo Civico G. Bellini                         zazione dei viaggi umani.  Tel 085 421 2032, Pomilio Blumm    Villongo con entusiasmo e abnegazione”.
                                                        Si parte con due inaspettate
     di Sarnico, 100 opere selezio-                     opere figurative del periodo
     nate da Sandro Orlandi Stagl                       giovanile degli artisti futuri-                                                                                            Heidi Andreina
     e Massimo Scaringella in un                        sti, per consentire ai visitato-
     percorso che analizza il movi-                     ri di apprezzare l’evoluzione
     mento artistico nato un secolo fa.                 della pittura e del pensiero
     Sarnico (Bergamo) - La scul-                       futurista.Un’esposizione
     tura simbolo del futurismo,                        unica nel suo genere che
     “Forme uniche della continu-                       gode della collaborazione
     ità nello spazio” di Umberto                       di una decina di prestatori
     Boccioni (la stessa che ammi-                      d’opera, fra privati e pub-
     riamo sul retro della moneta da                    blici, come il Museo Depero
     20 centesimi di euro) è l’opera                    e l’archivio Carrà e che ha
     di punta di un’esposizione di                      messo insieme una colle-
     quasi cento opere degli artisti                    zione di opere che arriva
     di riferimento del movimento                       da tutta Italia, da Palermo a
     come Giacomo Balla, Car-                           Milano.
     lo Carrà, Enrico Prampolini,                       L’opening  è  fissato  il  ve-
     Nicolai Diulgheroff senza di-                      nerdì 27 maggio 2022 alle
     menticare un’opera firmata Mafarka Futurista,   18:00 su invito e l’aperura al pubblico da saba-
     attribuita a Filippo Tommaso Marinetti.  to 28 maggio fino a domenica 24 luglio 2022
     Nel cuore della Franciacorta, sulle rive del   con i seguenti orari:
     lago d’Iseo, la culla della velocità della moto-  giovedì dalle 17,00 alle 20,00 (solo per visite
     nautica, il Museo Civico G. Bellini di Sarnico   guidate su prenotazione fino alle ore 22,00)
     (Bergamo) accoglie un’intrigante mostra sul
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